Le quattro leggi spirituali
Comunemente conosciuto come "I quattro principi della spiritualità indiana"Queste leggi sono in realtà basate sul buddismo. Non viene rivelato molto sulla sua vera origine. Per comprendere questi principi, bisogna pensare in termini di energia, di frequenze corrispondenti e di funzionalità. Tutte le seguenti leggi rivelano lo stesso natura universale, da diversi aspetti. La realtà non accade mai per caso, infatti non ci sono coincidenze.
Il primo principio
"Chiunque incontri è quello giusto"
La vita è un'esperienza di apprendimentoE così ogni persona che incontriamo è la giusta corrispondenza alla nostra frequenza interiore o alla lezione necessaria al momento, e agli obiettivi futuri. Nessuna persona che incontriamo è lì per puro caso. Ogni persona che incontriamo è una risposta alla frequenza che emaniamo. C'è una lezione importante che dobbiamo imparare da ognuno, così come da condividere la nostra esperienza e conoscenza, per altri l'attivazione della coscienza. Noi, esseri, siamo una griglia dinamica interconnessa, di conoscenza e di scambio di energia. Questo è il modo in cui sopravviviamo, e manteniamo la Vita, nella dimensione fisica, e connettersi come Uno per l'eternità.
Il secondo principio
"Quello che è successo è l'unica cosa che poteva succedere"
Come nel primo principio e nelle persone con cui interagiamo, ogni evento si verifica per una ragione specifica. La causalità è solo un prodotto delle corrispondenze di frequenze e degli intenti spirituali, sempre al servizio di uno scopo superioreche non sempre possiamo percepire. La realtà, come l'energia, può sempre trasformarsi, ma la stessa situazione non può mai accadere due volte, "non si può mettere piede due volte nello stesso fiume" - Eraclito. Per ogni situazione ci sono componenti elementari, come ogni casa ha le sue fondamenta, uniche e specifiche per il momento. Man mano che ci evolviamo nella vita, nell'esperienza e nella conoscenza, anche questi cambiano, co-creando il prossimo evento.
Il terzo principio
"Ogni momento in cui qualcosa inizia è il momento giusto"
Come spiegato nel principio precedente, solo quando il elementi corrispondenti sono riuniti gli eventi possono avere luogo e manifestarsi. Non c'è un momento giusto o sbagliato, c'è solo il momento, che è l'unica verità. Tutto accade esattamente quando tutte le condizioni sono soddisfatte. La vita non dipende esclusivamente dai nostri desideri mentali ed emotivi. È multidimensionale, coesistono energie sotto diversi livelli di coscienza. Quando tutti questi livelli si allineano, è allora che la manifestazione prende forma.
Il quarto principio
"Ciò che è finito, è finito"
"Ieri è storia, domani un mistero, oggi è un dono, per questo si chiama presente".
Anche se consideriamo il tempo come lineare e diviso da tre momenti principali, il passato, il presente e il futuro, ora siamo più consapevoli della sua vera natura. Il tempo è solo un momento continuo, l'Adesso. Tutto ciò che è passato non fa più parte della nostra realtà. Ha compiuto il suo scopo e si è trasformato nel prossimo, il momento presente. Questo è tutto ciò che c'è, ciò che abbiamo ora, ciò che siamo ora. Tutto il resto è solo un frutto del nostro desiderio e l'attaccamento, ma non la "realtà" del momento. Vivere nel passato è una trappola mentale che non ci permette di evolvere, né di accettare ciò che è ed essere parte del tutto. Inabilita il processo di apprendimento, il flusso naturale della coscienza e la crescita spirituale.